Resoconto del XVIII Convegno Nazionale del GAD

(di Claudio Lopresti)

Si è svolta a La Spezia, nei giorni 16 e 17 ottobre 2010, la diciottesima edizione del Convegno Nazionale del GAD, il Gruppo Astronomia Digitale. Quest'anno il GAD è, per così dire, “tornato alle origini” poiché è stato ospitato all’Istituto Nautico della Spezia, che fa parte del complesso scolastico “Istituto di Istruzione Superiore Capellini-Sauro- Istituto Tecnico Nautico Nazario Sauro". Il Nautico è la sede storica delle attività astronomiche nella città della Spezia ed aveva già ospitato i primi due Convegni Nazionali del GAD, nel 1993 e nel 1994. E’ anche grazie alla ospitalità e disponibilità di questa scuola che l’astronomia ha potuto crescere nella provincia della Spezia.

Oltre alla collaborazione della scuola, gli organizzatori della parte astronomica del XVIII Convegno Nazionale Gruppo Astronomia Digitale sono stati lo stesso GAD e l'Istituto Spezzino Ricerche Astronomiche (IRAS).

La mattina del sabato 16 ottobre, dopo il saluto ai partecipanti, il coordinatore  Claudio Lopresti ha dato inizio ai lavori, subito entrati nel vivo con le relazioni di Enrico Prosperi, dedicati a una procedura automatica ad anello aperto di ripresa di oggetti astronomici, e alle esperienze di utilizzo del telescopio remoto UAI. Oltre a questo argomento Enrico Prosperi ha affrontato anche il tema degli asteroidi e generazione di liste di oggetti.

Matteo Santangelo ha presentato in un apprezzato intervento la sua scoperta del ritardo del primo contatto dell'eclisse 2009-2010 di Epsilon Aurigae, e altre peculiarità della curva di luce.

Luigi Baldinelli ha fatto un escursus storico delle sue osservazioni nell’arco di cinquanta anni di articoli pubblicati e ha posto l’accento sul valore intrinseco del lavoro degli osservatori del cielo, che a volte cercano troppo il “risultato eclatante ed immediato”, ma che in realtà trova la sua migliore ragione d’essere nel progresso quotidiano che ognuno ottiene nel lavoro di precisione e dalla gratificazione che ne consegue.

Ha ripreso poi la parola Santangelo, presentando il lavoro fatto relativamente alle sue misure di monitoraggio di polveri atmosferiche con fotometro fotoelettrico. La discussione verteva sulle polveri del vulcano islandese Eyjafjallajkull sull'Italia: in sostanza è stata la cronaca di una “quasi-bufala”, poiché le misure fotoelettriche di Santangelo, (le uniche a livello amatoriale), perfettamente in linea  con le pochissime misure professionali che sono state fatte dai fisici dell’atmosfera, hanno dimostrato che non era minimamente plausibile che in Italia si fermassero i voli di linea a causa delle polveri, cosa che invece è regolarmente accaduta, con decisioni prese dai responsabili delle linee aeree, che, più che alle misure, hanno dato retta al panico disseminato dalle reti televisive, ma senza avere riscontri oggettivi su quel che stavano facendo.

Lo scrivente Claudio Lopresti, iniziando poi, nel pomeriggio del sabato, una serie di interventi sui pianeti extrasolari, ha parlato delle condizioni di visibilità dei transiti di pianeti extrasolari e pianificazione delle osservazioni. Qui è stato posto l’accento sulla visibilità geometrica dei transiti extrasolari in funzione dell’inclinazione dell’orbita e sulla visibilità fotometrica in funzione del rapporto delle masse fra stella e pianeta; inoltre è stato posto in evidenza come la dipendenza da queste due condizioni porta alla conclusione che i transiti dei pianeti extrasolari sono visibili nelle stelle di classe spettrale F, G, K, M di dimensioni simili al Sole. 

 

Andrea Raponi, dell’Università La Sapienza di Roma, ci ha presentato un originale lavoro, fatto in collaborazione con il prof. Costantino Sigismondi, dal titolo “la misura del diametro solare e la funzione di oscuramento del bordo tramite l'osservazione di eclissi”.

Massimo Calabresi, dell’Associazione Romana Astrofili ci ha descritto alcuni interessanti metodi di allineamento al polo di un telescopio tramite CCD, tema molto tipico dei Convegni del GAD. 

Alessandro Marchini (Università di Siena)  ha ripreso successivamente il discorso sui pianeti extrasolari parlando di un lavoro fatto in collaborazione fra la sezione delle stelle variabili e quella dei pianeti extrasolari. Un lavoro di collaborazione fra svariati osservatori con la supervisione dell’astronomo Mauro Barbieri, che ha portato alla scoperta, conferma e determinazione della curva di luce di una nuova variabile a eclisse.

Il setup strumentale ottimale per l'osservazione fotometrica dei transiti dei pianeti extrasolari  è stato un altro argomento presentato dallo scrivente Claudio Lopresti: la preparazione e l’ottimizzazione degli strumenti è fondamentale per la riuscita della ricerca nel campo dei pianeti extrasolari. La tecnica del defocus che abbiamo da tempo proposto, come sempre, è stata fonte di curiosità, approfondimenti e discussioni fra i partecipanti.   

Il catanese Fabio Salvaggio ha preparato un magnifico lavoro di fotometria e riduzione dati del pianeta extrasolare HD189733b. Anche questo è stato frutto della collaborazione di molti osservatori, che ha portato a risultati di eccezionale valore e, senza tema di smentite, di livello assolutamente paragonabile a lavori professionali. 

La sera del sabato un’ottima cena sociale, nella bellissima cornice di Portovenere, ha concluso la prima giornata del 18° Convegno GAD.

La seconda giornata, domenica 17 ottobre, è iniziata con il previsto workshop di spettrografia CCD, a cura di Matteo  Santangelo. Fondamentale è stato questo intervento, che ha suscitato un grandissimo interesse fra i presenti. La spettroscopia è una nuova frontiera a cui ora anche i non professionisti possono accedere, e il GAD, in questo senso, è sempre stato precursore di ogni novità nel campo della ricerca astronomica digitale. Molto probabilmente questo argomento sarà ampiamente approfondito dal GAD nei prossimi anni.

L’ospite professionista,  prof. Corrado Bartolini, dell’Università di Bologna, ha riaperto il tema dei pianeti extrasolari con la sua apprezzatissima relazione sulle  osservazioni di esopianeti al telescopio di Loiano.

Martino Nicolini ha chiuso la mattinata con un altro dei temi classici dell’astronomia digitale e dell’analisi dei dati, e ha descritto due nuovi algoritmi per l'elaborazione morfologica delle chiome cometarie.     

Nel pomeriggio non ci siamo fatti mancare una breve ma gradita visita al Planetario del Nautico, e, successivamente, si è ripreso e approfondito il discorso, iniziato in mattinata, sulla spettroscopia. Io stesso ho fatto commentare a discutere ai presenti alcuni spettri ripresi da me con un piccolo analizzatore di spettri stellari, a bassa risoluzione, ma già adatto per iniziare un discorso su questo campo, per certi versi ancora inesplorato dal mondo amatoriale.  

Conclusione.

Ottima edizione il 18° Convegno del GAD alla Spezia.

Come già avevo detto in altre occasioni, questa è l’edizione che, al diciottesimo anno, ha fatto diventare il GAD “maggiorenne” !!!

 

 

Claudio Lopresti

Coordinatore Nazionale del GAD